top of page
01.jpg

Corpo-Mente 
Dall'autoritratto all'astrazione

Questo lavoro è il risultato di un percorso esistenziale, oltre che artistico.

Negli anni le mie ricerche espressive hanno attraversato molte fasi, alcune di esse strettamente legate a momenti particolari della mia vita che hanno dato origine ad una serie di lavori “introspettivi”, in cui ho sviluppato il tema dell’autoritratto fondendo l’immagine del mio corpo con elementi della natura, oppure trasformandola mediante il movimento della fotocamera, per esprimere sensazioni e stati emotivi. La fotografia è stata in questo caso una terapia per raggiungere una maggiore consapevolezza di me stessa.

​

Il rapporto con la “fisicità” del corpo e il desiderio di superare, entrando in comunione con la Natura e con l’Energia Superiore dell’Universo, i conflitti e le tensioni che spesso ne derivano è uno dei nodi centrali su cui si basa questo mio ultimo lavoro.

In esso assimilo visivamente l’esperienza del mio cammino interiore al passaggio “dal buio alla luce”, “dal nero al colore”: un uscire dalla prigionia e dalla sofferenza psico-fisica del Corpo materiale, per sperimentare la libertà, la gioia e la “leggerezza” della Mente, intesa come suprema espressione dello Spirito Universale che è anche dentro di noi.

​

Le immagini che ho creato in passato intorno a queste tematiche richiamano puntualmente l’idea della metamorfosi. In Crisalidi è un corpo che anela al volo, simile a una farfalla ancora in forma di crisalide che percepisce nel suo bozzolo il dolore delle ali compresse in uno spazio angusto che non le basta più. In Notturni le forme del mio corpo si fondono invece completamente con le crepe, le venature, le protuberanze di rocce, sabbia, radici e cortecce d’alberi ad interpretare e rivelare, quasi “a fior di pelle”, tensioni, sensazioni, paure legate alla corporeità del nostro essere.

 

Nella fase attuale utilizzo alcuni di questi autoritratti come base per nuove metamorfosi visive in cui, mediante passaggi successivi di elaborazione digitale dell’immagine fotografica, il Corpo, dopo essersi con-fuso con gli elementi della natura, diventa ora pura astrazione fino a dissolversi nella dimensione incorporea e creativa della Mente.  

Il movimento di forme e colori, estrapolati dall’immagine di partenza e ricomposti su di essa seguendo la corrente di nuove e misteriose linee di forza, mira a creare così uno spazio in cui poter meditare, liberi dai vincoli e dalle regole della materia visibile che abitualmente imprigiona i nostri occhi e l’intera percezione del nostro corpo.

bottom of page